odetjoy ([personal profile] odetjoy) wrote2018-02-16 02:40 pm
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Cuore spezzato

Scritta per il Cow-T di Lande di Fandom.
Quinta settimana. Prompt: Rivali



La notte in cui Lance diede il suo primo bacio fu anche quella in cui conobbe il dolore provocato da un cuore spezzato.
Accadde nel parcheggio buio del pub vicino alla Galaxy Garrison.
No, non era il luogo più romantico del mondo ma era sotto le stelle e Lance non poteva chiedere di più… Solo che quel momento durasse per sempre.
La grande turbina della hooverbike rossa era fredda contro la sua schiena ma quella sensazione era niente in confronto al calore del giovane stretto a lui. Lance infilò le dita tra i suoi capelli corvini per tenerlo più vicino a sè. Non voleva che smettesse.
Stavano andando avanti da qualche minuto ma Lance si sentiva più affamato dopo ogni bacio. Da principio, quelle labbra morbide avevano avuto lo stesso sapore della birra ma ora era sparito, rimaneva solo quello di Keith e Lance ne voleva di più.
Pur sapendo che avrebbe sbiadito la magia di quel momento, Lance sollevò le palpebre quel tanto che bastava per sbirciare il viso dell’altro. Aveva le ciglia lunghe, Keith ed il suo viso era così diverso quando non era impegnato a sfidare il mondo intero con uno sguardo.
La sua bellezza era direttamente proporzionale alla sua arroganza e Lance sapeva che Iverson aveva avuto il suo bel da fare a causa di quest’ultima.
Possibile che quella bocca strafottente fosse così dolce mentre baciava?
Lance sorrise. Era felice come nemmeno l’ammissione nel corso dei fighter lo avrebbe reso. Una vocina nella sua testa gli sussurrò che era completamente impazzito e Lance non poté obbiettare. Sì, Keith Kogane lo aveva reso un folle sotto molti punti di vista ma l’invidia era stata solo un prurito passeggero in confronto al bisogno di uno sguardo di quegli occhi viola.
Lance aveva costruito ad arte una rivalità illusoria in cui si riconosceva come pari di Keith Kogane, la nuova stella luminosa della Galaxy Garrison.
Quella notte, le labbra contro le sue erano reali e così lo era il calore del corpo di Keith contro il suo. Lance poteva smettere di fingere, di vivere nel suo mondo d’illusioni e sogni infranti. Forse non sarebbe mai stato un fighter ma Keith si era accorto di lui e questo gli bastava.
Sì, mentre Keith nascondeva il viso contro il suo petto e Lance affondava il naso tra i suoi capelli corvini, il giovane cargo pilot pensò che poteva essere felice anche così.
“Shiro…” Quel nome sfuggì dalle labbra di Keith in un sussurro appena percettibile.
Lance spalancò gli occhi come se un fulmine si fosse appena schiantato a terra.
“Shiro,” ripeté Keith aggrappandosi alla sua giacca. Solo allora Lance realizzò la portata della sua ingenuità: Keith Kogane era tanto ubriaco che a stento si reggeva in piedi.
La stessa vocina malefica che gli aveva dato del folle, suggerì a Lance che doveva essersi bevuto molte birre per arrivare a trovare Shiro nei suoi baci. Lo spinse via da sè e Keith rimase in piedi per puro miracolo.
Se fosse stato un uomo dotato di un vero orgoglio, Lance lo avrebbe lasciato lì, fregandosene delle sue condizioni e di che cosa gli sarebbe potuto accadere in un parcheggio buio nel cuore della notte.
Lance non era così, non era abbastanza uomo da fare lo stronzo. Dopotutto, quel poco che era rimasto del suo orgoglio era finito a pezzi sul terreno polveroso di quel parcheggio e Keith aveva calpestato quei frammenti senza rendersene conto.
Ingoiò a vuoto, Lance e ricacciò indietro le lacrime rabbiose. “Vieni,” disse afferrando un braccio di Keith. Trovò le chiavi della hooverbike nella tasca destra dei suoi jeans. “Ti riaccompagno…”
Keith non avrebbe conservato alcun ricordo di quella notte e Lance avrebbe imparato a fingere che quel bacio non fosse mai avvenuto.